Archivio tag Arte Cinetica

Ennio Ludovico Chiggio. Lumen in ludum

ENNIO LUDOVICO CHIGGIO – LUMEN
a cura di Massimiliano Sabbion

6 maggio 2017 – 15 giugno 2017

L’arte di Ennio Ludovico Chiggio è un gioco, sì, un gioco di forme, di colori, di zone in ombra e altre in luce, dove si indaga lo spazio visivo, dove la luminosità è la responsabile dell’interpretazione della visione poiché è la luce che indaga negli spazi e nelle animazioni cinetiche ed optical che hanno da sempre accompagnato l’artista.
Lumen, il titolo dell’ultima esposizione dell’artista, deriva direttamente da “lumen“, l’unità di misura del flusso luminoso.
Lumen, perché il rilevamento dell’emissione visibile di fatto è il responsabile del meccanismo della visione delle opere esposte, dove alla curva di sensibilità dell’occhio e alla radiazione luminosa è affidata la percepibilità meccanica ed emozionale.

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Marina Apollonio.Una voce femminile nell’arte cinetica

Pubblicato il 2 settembre 2011

Testo critico integrale in versione PDF

Mostra Marina Apollonio. Una voce femminile nell’arte cinetica, 2 settembre 2011, Fioretto Arte (Abano Terme)

Comunicato stampa:

L’essenzialità e la semplicità del cerchio, figura geometrica ricorrente nell’opera dell’artista Marina Apollonio (Trieste, 1940), nasce da un’analisi condotta dall’artista al quale rivolge tutta la sua attività di studio e il suo lavoro artistico: “l’interesse della mia ricerca è rivolto all’indagine nell’ambito di una forma primaria qual è, in questo caso, il cerchio allo scopo di studiarne le possibilità strutturali per renderla attiva cercando il massimo risultato con la massima economia.
Ne deriva un impiego estremamente rigoroso, e funzionale rispetto allo scopo, degli elementi costitutivi.”

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Il Cenacolo del Pozzetto

Pubblicato il 26 febbraio 2010

in “L’arte contemporanea a Padova lungo il corso del’900″
pp. 49 – 58

Testo integrale in versione PDF

Il circolo culturale “Il Pozzetto”, cosi chiamato dalla primitiva denominazione di via Nazario Sauro, 4 a Padova in cui ha sede, apre le porte il 20 ottobre 1956 con una mostra di Tono Zancanaro legato da profonda amicizia al presidente e fondatore  del circolo, Ettore Luccini.
Il Pozzetto si apre per 4 anni (1956-1960) all’insegna di “un orizzonte aperto”.

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