Archivio tag artisti

“Untitled – Senza Titolo”. Ciò che vedi è ciò che (di)mostri.

Pubblicato il 09 dicenbre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nella storia dell’arte contemporanea capita di ritrovarsi davanti ad opere d’arte che non si sa da che parte guardare né come classificare… sono pitture? Sculture? Installazioni? Performance? Non si sa davvero cosa e come inquadrare certe produzioni d’artista, ma forse non è neppure necessario dare un’etichetta alle cose perché spesso sono solo il prodotto di un’esigenza e di una sfrenata voglia creativa.
Bisogno comunque essere obiettivi con se stessi e con la produzione che compare poi, molte in realtà sono solo ciofeche e cose mal riuscite spacciate per opere d’arte, magari criticate, catalogate e vendute come tali presso poi una galleria d’arte.
La qualità si paga e si pretende poi che allo stesso prezzo ci sia il rispetto per la qualità di ciò che si vende e di ciò che si compra.

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Impressione ad arte. Da Monet a Banksy: cosa si coglie dell’attimo contemporaneo?

Pubblicato il 06 dicembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Perché gli Impressionisti hanno così tanto successo e appeal oggi a distanza di oltre un secolo? Come mai la rivoluzione perpetrata da questi giovani artisti nel lontano 1874 è così amata ed attuale nel mondo contemporaneo? Possibile che i coetanei di Claude Monet, Paul Cezanne, Edgar Degas, Berthe Morisot, Filippo de Nittis, Camille Pissarro, Auguste Renoir, Alfred Sisley non furono capaci di vedere la potenza tecnica ed emotiva di questo nuovo modo di far pittura?
No, nessuno si accorse di quello che stava decretando le basi del mondo contemporaneo dove si cominciava a guardare lo spazio aperto con la visione del carpe diem, cogli l’attimo.
Passati poi i decenni nuove generazioni si sono allontanate dal mondo impressionista per esplorare non solo ciò che si vede, ma ciò che si sente e si esprime attraverso le sensazioni e l’emotività, indagando ora il mondo dei sogni e del surreale, ora la concretezza e l’astrazione.

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Alla fiera delle curiosità. L’importanza del confronto e del dialogo nell’arte contemporanea.

Pubblicato il 02 dicembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

L’arte contemporanea ogni anno si mette in mostra nei grandi spazi concessi con fiere ed esposizioni in tutto il mondo, saloni e rassegne che riempiono gli occhi di arte e artisti storici e nuove proposte.
Art Basel Miami in questo periodo, fiere internazionali e locali poi per il resto dell’anno, ogni stagione ha i suoi frutti e ogni periodo quindi trabocca di cose già viste, di passato e di novità.
Il bello delle fiere d’arte è proprio questo: un ripasso di quello che è stato e uno sguardo su quello che deve arrivare.
L’aria che si respira all’interno degli spazi espositivi è un’atmosfera che fa sempre bene per tutti, per i semplici curiosi e appassionati, per i collezionisti, per gli artisti stessi soprattutto perché è con il confronto e lo studio che si progredisce e non rimanendo chiusi nel proprio atelier e tra la sicurezza effimera delle proprie mura.

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In Art We Find Beauty and Comfort

Pubblicato il 25 novembre 2016in  http://vecchiatoart.blogspot.it

“Non penso che l’arte abbia un potere.
Ma sicuramente ha un valore. Chi si interessa all’arte ne trae conforto.
Riceve consolazione semplicemente dalla sua bellezza”
(Gerhard Richter )

Uno dei pittori più influenti della nostra epoca Gerhard Richter ha rilasciato un’intervista video al Louisiana Museum of Modern Art, che ha appena acquisito una sua opera.
Le sue parole rivelano l’essenza di un pensiero in cui si palesa il bisogno di esprimere, da parte dell’artista, un giudizio su quanto vissuto nel corso degli ultimi decenni da un pittore che ha attraversato gran parte della storia dell’arte contemporanea mondiale.
Oggi la bellezza non è nella moda non è quello di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di intrattenimento, di sensazioni”.
Intrattenimento e sensazioni, secondo Gerhard Richter la vera bellezza nell’arte si esplica quindi attraverso il bisogno di esprimere insito nell’arte: produrre emozioni.

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Indagine di un creativo al di sopra di ogni sospetto. Emozionatori: marziani quotidiani.

Pubblicato il 22 novembre 2016  http://vecchiatoart.blogspot.it

A Regina,
per le sue azioni per una Realtà Mutante

Per indagare il nostro io ci sono mille modi e mille mezzi: chi cucina per se stesso e per gli altri, accarezzando il cibo e coccolando il gusto e il palato, chi trova la sua valvola di sfogo nello sport e nella cura del proprio corpo, chi si scatena su una pista da ballo o cantando a squarciagola sotto la doccia o esibendosi in gare, chi invece si dedica alla scrittura e chi, infine, utilizza l’arte con i suoi strumenti e materiali, tutto ciò è un mezzo di espressione emozionale.
Non c’è un freno al paragone e alle situazioni che si possono generare con quello che si ha da dire, il punto è sempre uno: come dare voce ai facili entusiasmi e a quello che si deve affermare?
Sostenere di essere bravi cuochi, atleti, cantanti, scrittori o artisti è diverso dal dimostrarlo, così come è diverso porre l’accento sulle varie tipologie artistiche che sensibilizzano l’animo umano.

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VERA. Ogni donna è vera, come vera è la sua storia

“…e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.”
(La canzone di Marinella – Fabrizio de Andrè)

Perché un essere umano arriva ad infierire su un altro suo simile solo perché presumibilmente debole e privo di difesa? Perché i sentimenti cambiano e dall’amore si passa all’odio? Che cosa spinge un uomo ad usare violenza verso una creatura più fragile, spesso verso una donna?
Ogni giorno i media si riempiono di violenza perpetrata verso chi non trova rispetto, amore e protezione e non si contano gli episodi di femminicidio, di violenza carnale e psicologica ai danni delle donne.
La violenza dilaga, dal singolo, al gruppo che schernisce e sporca la purezza dell’anima più debole, un corpo che cade sotto i colpi di chi usurpa e lo viola facendolo sentire un oggetto, una “cosa” su cui scaricare rabbia e paure, un corpo che si trova abusato e usato, un’anima ferita, divisa in due, tra ciò che segna il mondo prima della violenza e il dopo, mentre il tempo scorre e continua.

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La critica di se stessi è come un buon piatto di lasagne: si cucina ad arte.

Pubblicato il 01 novembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Non capita spesso di imbattersi in opere d’arte che cambiano il percorso della vita che, oltre a restituire fascino e bellezza emotiva, si investono di una pura visione emotiva.
Capita sovente di ritrovarsi invece davanti a opere incomprensibili al pubblico o dal sapore del già visto e sentito, senza nessun sforzo mentale né emozionale, puramente costruzioni per un mercato d’arte che, a tratti, risulta saturo e svuotato.
La genialità non serve se non è accompagnata da una ricerca e da un confronto, poco vale la pretesa di chi si sente superiore alla media e, per non contaminare il suo sconfinato ego, ripudia e disprezza il lavoro altrui, forse temendo una comparazione?
Molti creativi pretendono di essere in cima alla lista delle priorità e della visibilità, arrivando a non cercare di rapportarsi con nessuno, sia che si parli di altri creativi del passato storicizzato sia di contemporanei.

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A chi vuoi più bene? Alla mamma o al papà? Indagine sul mondo astratto e figurativo.

Pubblicato il 14 ottobre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Vuoi più bene alla mamma o al papà?”, è la classica domanda che ci si sente rivolgere quando si è bambini, specie quando la zia di turno ci interroga sventolando davanti un sacchetto di caramelle e che, consapevolmente e indipendentemente dalla risposta che si darà, diventerà nostra proprietà.
Il rischio? Rispondere in maniera errata con il pericolo di provocare danni emotivi nei rispetti genitori, solo allora si intuisce cosa sia la diplomazia e si esce con un bel “A tutti e due!”, per evitare di provocare un dolore materno (o paterno) che metta in discussione il buon operato del sistema genitoriale.
Sono scelte che non si possono condurre e fare, si predilige sempre quello che più ci aggrada e si avvicina alle corde emotive del momento, vogliamo più bene una volta alla mamma, una volta al papà, spesso a tutti e due!

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“Un giorno lui verrà, con sé mi porterà”. Esiste il Principe Azzurro nell’arte contemporanea?

Pubblicato il 07 ottobre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

La curiosità ci spinge a vedere oltre, ci fa vedere al di là dello spazio fisico e della mente e sovente accade che ci si trova a seguire la spinta emozionale oltre il visibile.
Nel mondo contemporaneo chi si può definire un buon artista? Quello che mediaticamente raggiunge l’immaginario collettivo o quello che si ritrova a gettare le basi di un nuovo modo di fare arte e lasciare in questo modo un segno del proprio tempo?
Nella società contemporanea mettere in conto visione le proprie opere, partecipare attivamente attraverso social e quindi esporsi, è il primo fra i passi che servono per portare a compimento la concezione del proprio stile e modus operandi artistico.

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