Archivio tag Damien Hirst

Il supermercato dell’arte, un tanto al kilo: che faccio lascio?

Pubblicato il 16 giugno 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it/

Il consumo non deve essere più considerato, come avveniva per le generazioni precedenti, esclusivamente come soddisfazione di un bisogno, ma anche, e oggi soprattutto, come mezzo di produzione.
Là infatti dove la produzione non tollera interruzioni, le merci “hanno bisogno” di essere consumate, e se il bisogno non è spontaneo, se di queste merci non si sente il bisogno, occorrerà che questo bisogno sia “prodotto
(Umberto Galimberti)

Il consumismo, è un tipico fenomeno di base economica e sociale delle società industrializzate, dove la massa consuma beni attraverso l’acquisto indiscriminato, spinti a volte dalla moda e dalla pubblicità, fenomeni che si legano ad un’idea di bisogno, perlopiù fittizio, solo per allargare quello strano effetto di felicità personale per mezzo dell’acquisto, possesso esclusivo e consumo di beni materiali, ebbene si, al grido di: IO LO VOGLIO!

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Cinema: dive e divismo nell’arte contemporanea. L’evoluzione dal kitsch al trash

Pubblicato il 28 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Il divismo, nato quasi in contemporanea con la nascita del cinema, ha prodotto, e continua a produrre, nuove icone e stelle che assurgono a diventare dei in un olimpo dorato fatto di grandi bellezze, grande sfarzo e soprattutto di grandi illusioni: tutto ciò consente allo spettatore di sognare.
È un mondo sconosciuto ai più ma dove c’è un gusto quasi grottesco e perverso nel sapere, attraverso il gossip, che “anche i ricchi piangono”!
Nei film si ricreano personaggi che vengono amati e idolatrati dal pubblico fino a diventare delle semi-divinità in cui la giovinezza sempre eterna e le loro vite meravigliose invadono l’immaginario collettivo.

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Souvenir d’Italie: l’evoluzione artistica del trash in kitsch

Pubblicato il 20 marzo 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Quante volte dopo un viaggio o una gita ci si è fermati in qualche bancarella locale per comprare qualche “ricordino” del luogo che segna, in maniera un po’ feticista, il piacere di portare a casa un souvenir del viaggio compiuto?
Piccoli oggetti di pessimo gusto spesso prodotti in serie e a basso costo Made in China che riproducono luoghi o monumenti del posto appena visitato.

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