Archivio tag Keith Haring

L’arte tra museo e pasticceria. Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos’è questa robina qua?

Pubblicato il 08 luglio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

C’è una sola differenza tra una lunga vita e una buona cena:
nella cena i dolci vengono per ultimi.”
(Robert Louis Stevenson)

Quando si entra in una pasticceria si è colpiti dal senso di gioia che emana l’insieme fatto di colori, profumi, forme, bambini spiaccicati sui vetri del bancone, adulti esigenti che soppesano con gli occhi o scelgono per gusto o quantità, vassoi dorati per abbellire la composizione, carta e nastro per impreziosire il prodotto finale e quel costante profumo di buono che sa di zucchero e di crema che invade l’aria che ci si appiccica addosso prima di uscire.
Quando si entra in un museo o in una galleria il gioco che si propone è quasi simile: un senso di gioia, di pace e tranquillità intervallata da chiacchiericcio quasi sempre in lontananza dal punto di visione, bambini che giocano tra le opere d’arte e che spiaccicano il naso sulle vetrine per vedere meglio, adulti esigenti che con gli occhi osservano, scelgono e pongono sotto esame quello che vedono, abbellimenti lungo il percorso fatti di cartigli e didascalie ad impreziosire il prodotto finale e all’uscita quel profumo di colore, di vernici, di polvere e di storia che si appiccica alle narici e ai vestiti.

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Arte dall’altra metà del cielo. Orlando: rabbia e intolleranze.

Pubblicato il 17 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Egli – poiché dubbio non v’era sul suo sesso, per quanto la foggia di quei tempi lo dissimulasse – Egli.”
(Orlando, Virginia Woolf)

I ragazzi giovani sono simili in tutto il pianeta, sono desiderosi di divertirsi come tutti i loro coetanei, ogni giorno, ma alle soglie del week end la voglia di far festa aumenta, con tutti i riti del caso come si è imparato dalla famosa scena del film “La febbre del sabato sera”, preparazione del “che cosa mi metto stasera?”, ore di gel e pettinature, rifiniture dell’ultimo momento, poi un sms e una emoticon all’amico o all’amica che ritardano, conclusiva spruzzata di profumo e si è pronti a varcare la soglia di uno dei tanti templi musicali sparsi per il mondo e che musica e divertimento sia!

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J’aime aussi l’amour et la violence. “L’Amour Terrible” mostra di Tony Gallo

Dit moi qu’est que tu penses?
De ma vie,
De mon adolescense.
Dit moi qu’est que tu penses?
J’aime aussi l’amour et la violence
(L’amour et la violence – Sébastien Tellier)

Amour Terrible, tremendo e differente quando si accavalla nei pensieri e nelle scelte, dai sapori differenti. Amore e arte spesso coincidono e si fondono in un tutt’uno, perché? Perché si abbisogna di amare e di essere ricambiati e di costante cose belle che sanno e devono emozionare.
Uno dei soggetti preferiti dagli artisti é proprio l’amore, sentimento che muove le stelle ed é causa di guerre.

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L’arte o l’artista? Immagine e prodotto su chi “pesa” di più!

Pubblicato il 01 aprile 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

a Zaha Hadid,
costruttrice di sogni e architetture

L’attesa del piacere è essa stessa il piacere
(Gotthold Ephraim Lessing)

Nella partita tra chi salvare se l’arte o l’artista chi vince? Chi è più importante? L’artista che passa o l’arte che resta?
L’artista spesso viene supportato e con lui vengo spinte e avvalorate idee e situazioni, diventa protagonista non solo di opere ma di una serie di lavoro di comunicazione, marketing, apparizioni e comparsate che ne creano il mito, dove l’immagine medesima travalica poi la sua produzione a favore di un egocentrismo che diventa esso stesso prodotto d’arte.

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St(r.i.p) Art. La morte dell’arte di strada, la fine dello stato urbano

Pubblicato il 15 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

A giorni, il 18 marzo, inaugura una mostra a Bologna che ancora prima di aprire le porte è già un caso e una polemica a livello mediatico e artistico, “Street Art. Banksy & Co. – L’arte allo stato urbano”, promossa da Genus Bononiae, con il sostegno della Fondazione Carisbo.
Un accento che viene messo su quello che si può definire un modo di fare arte a cui le istituzioni ufficiali vogliono dare risalto e dignità riconoscendo il valore artistico di opere e di artisti finora confinati come “scarabocchiatori seriali” sui muri della città.

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Chi fa da sé fa per tre. Poveri cristi condannati a credersi un Dio in terra

Pubblicato il 09 febbraio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Senza di me tu non sei nessuno!” Quante volte al limite di una discussione abbiamo sentito questa frase? Quanto pesa la presenza di una persona nei confronti di un’altra? Quanto nel processo creativo e nell’arte è importante il compito dell’artista e quanto quello del critico o di chi crede nelle opere e nel lavoro compiuto?
Spesso si dimentica che il vero risultato finale dietro un “artist star” è la somma di cose diverse e di realtà differenti fatte di persone, di passione e di impegno di tutti per il risultato finale.

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“Strani incontri”. Contaminazioni e amicizia: Tony Gallo e Kenny Random a Padova

Pubblicato il 26 novembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it/

“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”
(Paul Klee)

A Tony Gallo, persona sincera e artista puro, perché i suoi occhi continuino a guardare questo mondo,
A Kenny Random, per la sua presenza silenziosa e per la forza con cui la esprime.

Cellulare che vibra, sms, foto allegata: “Ti piace?“, smile allegato, firmato Tony Gallo.
Un momento per aprire la foto, sorridere e meravigliarsi e scrivere subito la risposta: “Stupendooo!!! Bello, bello, bellooooo!“, serve aggiungere altro? Forse si… un testo e una marea di parole che si devono dire.

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Corpo a corpo: ossessione ad “arte” per la perfezione

Pubblicato il 13 novembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.”
(Jim Rohn)

L’ossessione per il corpo perfetto sembra accompagnare i pensieri di questi ultimi decenni, mai è data cosi importanza al corpo umano.
Già dagli anni Settanta la fisicità, la carnalità e l’espressione del corpo sono linguaggi che si ripercorrono in tutti i settori dalla politica, con l’affermazione del corpo della donna e la sessualità liberata da schemi e concetti che avevano represso l’uomo, fino alla concezione artistica di un corpo che parla per mezzo di installazioni, performance, body art che trova il suo massimo accentuato.

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L’uomo comune che ne sa di arte? Molto! Davvero? Si!

Pubblicato il 16 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nell’arte c’è una finezza che apprezzo: il lieto fine che ci consola dell’esistenza quotidiana
(Robert Musil)

Per mezzo dei nuovi social network (Instagram, Facebook, Youtube i più gettonati) e della diffusione istantanea di immagini e notizie in tempo reale, si intensificano sia le burle che le bufale su qualsiasi argomento dando vita a moderne “leggende metropolitane” dove è facile scorgere il senso di disagio o di spaccatura dei tempi.
Si passa dallo spauracchio dell’immigrato che violenta innocenti bambine ad animali esotici trovati in qualche sperduto tombino, fino ad arrivare a congiure politiche e meteorologiche composte da teorie sulle scie chimiche lasciate dagli aerei o allo scoppio di tornado e tempeste su comando per punire paesi e regioni.

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Fiorucci style. Tra arte e moda, il trionfo degli anni Ottanta

 

Pubblicato il 21 luglio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“La creatività ha sempre una radice nel sapere dell’altro, è il miglioramento di qualcosa che c’è già”
(Elio Fiorucci)

20 luglio 1969: lo sbarco dell’uomo sulla luna, “Un piccolo passo per l’uomo, un enorme passo per l’umanità” (Neil Armstrong).
20 luglio 2015: la morte di una stella, una star della moda degli anni Ottanta: Elio Fiorucci.

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