Archivio tag Land Art

“Oltre il mio sguardo” personale di Silvia Scuderi

Memore delle lezioni dei maestri del passato e della ricerca compiuta negli anni, Silvia Scuderi si presenta all’occhio dello spettatore come una “viaggiatrice visiva” che ha portato con sé l’esperienza di un presente fatto di memoria, di visioni oniriche, di immagini che rimandano alla natura attraverso vedute paesaggistiche e particolari naturali in una immersione totalizzante che fonde cielo e terra, il visibile e l’astratto.
Corsi d’acqua che si specchiano tra le fronde di una flora ribelle e prospera, rocce che sedimentano secoli e stratificazioni del tempo, paludi e canneti, spazi immensi contrapposti a sguardi che occupano tutta la tela mostrando, a volte, un particolare riconducibile ad una natura di più ampio respiro.

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La Storia è (in)finita. Paradossi, paraculi, parafulmini contemporanei.

Parlare di arte contemporanea è un confronto costante, un raffronto con il passato storico, non si guarda mai al presente, eppure si tratta di contemporaneo, ma si percepisce un certo paragone parallelo con quello che chiamiamo “la nostra storia”.
Il passato è spesso un macigno difficile da affrontare, un ostacolo a chi vuol crescere e confrontarsi con l’oggi e il domani, spesso gli artisti sono costretti a questo sproporzionato confronto con ciò che è avvenuto prima, con coloro che hanno creato opere ed espresso un pensiero che ora verrà, senza dubbio, equiparato al lavoro creato.

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Natura Naturae. La natura nella rappresentazione artistica tra dimensione onirica e spazio visivo

Natura!
Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei.
Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia.
(Goethe)

Nella storia dell’arte si parla spesso di natura e la data del 1874, nascita dell’Impressionismo, prende il nome da un quadro di Claude MonetImpressione al levar del sole“, un paesaggio naturale appunto. La natura è presente nella ricerca artistica nel corso dei secoli e la scelta della ex Corte Benedettina di Correzzola è stata fondamentale, in questi luoghi, posti che pulsano di storia e vita con le terre bonificate e strappate al mare, si respira un legame speciale tra l’uomo e il paesaggio: l’ansa del fiume Bacchiglione, i campi attorno, un’oasi che ben testimonia un panorama naturale un viaggio nelle terre venete.

Testo ctitico completo in PDF

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Impressione ad arte. Da Monet a Banksy: cosa si coglie dell’attimo contemporaneo?

Pubblicato il 06 dicembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Perché gli Impressionisti hanno così tanto successo e appeal oggi a distanza di oltre un secolo? Come mai la rivoluzione perpetrata da questi giovani artisti nel lontano 1874 è così amata ed attuale nel mondo contemporaneo? Possibile che i coetanei di Claude Monet, Paul Cezanne, Edgar Degas, Berthe Morisot, Filippo de Nittis, Camille Pissarro, Auguste Renoir, Alfred Sisley non furono capaci di vedere la potenza tecnica ed emotiva di questo nuovo modo di far pittura?
No, nessuno si accorse di quello che stava decretando le basi del mondo contemporaneo dove si cominciava a guardare lo spazio aperto con la visione del carpe diem, cogli l’attimo.
Passati poi i decenni nuove generazioni si sono allontanate dal mondo impressionista per esplorare non solo ciò che si vede, ma ciò che si sente e si esprime attraverso le sensazioni e l’emotività, indagando ora il mondo dei sogni e del surreale, ora la concretezza e l’astrazione.

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Il vento caldo dell’estate. Arte pubblica negli spazi aperti: Park Eun Sun a Firenze.

Pubblicato il 22 luglio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”
(Pablo Picasso)

La stagione calda apre le porte delle gallerie, dei musei e fondazioni che, complice il sole e il bel tempo, le giornate più lunghe e la voglia di uscire, aprono i loro spazi e portano l’arte e gli artisti all’esterno.
Capita spesso di assistere ad inaugurazioni in aree aperte che mettono in mostra opere d’arte e artisti un po’ ovunque.
È forse un compito arduo uscire dagli spazi preposti per far si che l’arte diventi pubblica e si mostri a tutti, si crea una convivenza tra passato e presente nelle piazze, nei luoghi e negli edifici che pulsano storia e passato.

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Bud Spencer e la generazione anni Settanta. Più forte ragazzi! che…altrimenti ci arrabbiamo!

Pubblicato il 1 luglio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo
(Bud Spencer)

Il 27 giugno 2016 è morto all’età di 86 anni Carlo Pedersoli, conosciuto in arte con il nome di Bud Spencer.
In questi giorni omaggi, scritti, tg e tv parlano di lui e si mettono in onda i suoi film: “Lo chiamavano Trinità” (1970); “…più forte ragazzi!” (1972); “altrimenti ci arrabbiamo!” (1974); “I due superpiedi quasi piatti” (1977); “Lo chiamavano Bulldozer” (1978); “Io sto con gli ippopotami” (1979); “Piedone d’Egitto” (1980); “Banana Joe” (1982); “Bomber” (1982)…
Quando muore un personaggio famoso si arriva sempre a sentire e a dire “con lui se ne va un pezzo di storia”, si, è vero, quando muore qualcuno se ne va sempre un pezzo di storia, poi se il personaggio è famoso se ne va un pezzo di ognuno di noi.

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Arte pornograficamente proibita. L’oscenità del “già”.

 

Pubblicato il 28 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Volevo essere come quei popcorn
Che non scoppiano
Quando stanno sul fuoco
Ma io avevo sottovalutato la pericolosità
di un petardo inesploso
(La fortuna che abbiamo, Samuele Bersani)

Non esistono forme d’arte che, alle soglie di quasi un ventennio del 2000, non siano state sperimentate, dalla provocazione, all’abilità tecnica, al creare e cercare nuovi artisti.
Tutti hanno provato tutto, tutto si è visto, nessun tabù, la vita, la morte, le funzioni corporali, il coito, tutto è stato messo in scena nel calderone contemporaneo e sembrano lontani anni luce ormai le provocazione Futuriste, le Fontane duchampiane rovesciate, le scatolette di Merda d’Artista di Piero Manzoni

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Avanti col Christo! Il cammino sulle acque dell’arte che galleggia e sopravvive agli eventi e agli uomini.

Pubblicato il 21 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma per la violenza del vento, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse:
«Uomo di poca fede, perché hai dubitato?»”
(Matteo, 14: 29-31)

Christo, un artista che è ormai storia e ha segnato il corso del Novecento si presenta in Italia con un’opera d’arte di proporzioni enormi intitolata “The floating piers” sul lago d’Iseo, una serie di operazioni inseguite dall’artista di Land Art da oltre vent’anni che trovano finalmente ora lo spazio adatto e la realizzazione per soli 15 giorni, dal 19 giugno al 3 luglio 2016.

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La bellezza salverà il mondo. L’arte salverà la natura

Pubblicato il 15 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“L’unico mezzo con cui possiamo preservare la natura è la cultura”
(Wendell Berry)

Si è concluso il 12 dicembre l’accordo che i 195 stati presenti alla conferenza sul clima di Parigi hanno votato, il presidente della Cop21 Laurent Fabius ha specificato come questo accordo “è necessario per il mondo intero e per ciascuno dei nostri paesi. Aiuterà gli stati insulari a tutelarsi davanti all’avanzare dei mari che minacciano le loro coste; darà mezzi finanziari all’Africa, sosterrà l’America Latina nella protezione delle sue foreste e appoggerà i produttori di petrolio nella diversificazione della loro produzione energetica. Questo testo sarà al servizio delle grandi cause: sicurezza alimentare, lotta alla povertà, diritti essenziali e alla fine dei conti, la pace. Siamo arrivati alla fine di un percorso ma anche all’inizio di un altro. Il mondo trattiene il fiato e conta su tutti noi“.

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Concettualismo: quando un re è nudo. Penso, dunque sono.

Pubblicato il 18 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Quando davanti ad un’opera d’arte (scultura, performance, video) non si capisce quello che si vede allora si dice che è un’opera concettuale.
È la proposta fatta dall’artista di turno che presenta un linguaggio non facile e non comprensibile alla prima visione. Un’arte che presuppone un codice da decodificare per capire, comprendere e “messaggiare” con lo spettatore, ognuno ci vede quello che vuole, ma il concetto iniziale detto e fatto dall’artista arriva sempre puntuale con la classica e scontata frase “l’artista voleva dire che…

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