Archivio tag Lucio Fontana

“L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri”. Vedere per guardare, il pensiero dell’arte nella creazione.

Pubblicato il 10 gennaio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri
(Edgar Degas)

Un quadro, una scultura, qualsiasi opera d’arte che è esposta e messa davanti agli occhi dello spettatore è solo il risultato di una visione di come l’autore ha interpretato ciò che sente.
Ciò che sente? Non ciò che vede? No. Perché quando si compone un’opera d’arte non si vede con gli occhi, si parla attraverso uno spirito emozionale che traduce la visione in forme e colori.
Il risultato può avvicinarsi alla realtà, a volte la supera, altre invece la stravolge fino a non riconoscere il soggetto e si lascia guidare solo da quello che è stato fissato nel momento, nell’atto in cui si è passati dal pensiero alla creazione.

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Luna ed arte. l’altra faccia della creazione

Pubblicato il 29 novembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro”
(Mark Twain)

Si tende, giustamente, a mostrare sempre il lato migliore di se stessi, sempre la medesima faccia della medaglia con impresso il disegno più bello, sempre la realtà più conveniente e migliore.
Lo specchio e la trama di presentazione di sé si ritrovano quando si cerca di apparire con gli aspetti più convincenti e prodotti migliori da presentare al pubblico, senza mai scordare anche l’altra faccia che non si vede, le altre realtà che si tengono nascoste, per paura o convenzione o semplicemente per debolezza e per non essere attaccati.

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Mettere in moto la cre-ATTIVITA’! Concezione e realizzazione di idee nel mondo artistico.

Pubblicato il 27 settembre 2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

Quando la creatività si mette in moto si sa come parte, ma non si sa quale sia il risultato finale che porta a concepire la parola fine ad un’opera.
Spesso non si arriva al risultato finale convinti al cento per cento per poi riprendere e ritornare a parlare con un nuovo linguaggio arricchito oppure, al contrario, si dimentica tutto e si lascia il passato e le ricerche fatte per altre future.
Nel passato artisti come Leonardo o Michelangelo hanno continuato a studiare e apportare modifiche ai loro soggetti cercando sempre di trovare nuovi mezzi tecnici ed espressivi.
Nel momento in cui un creativo si mette in gioco non sarà mai soddisfatto del risultato in maniera completa poiché sempre ci sarà un’idea di partenza che non coincide con la parte conclusiva.
Non si tratta di essere volubili nel concepire le idee e dar poi loro forma, anzi, semplicemente ci si trova a dover fare i conti con l’evoluzione del momento quando si dà struttura a quello che si plasma.

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“Qualsiasi cosa diciamo, parliamo sempre di noi stessi”. Arte e conversazioni per apparire quello che NON siamo.

Pubblicato il 13.05.2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Qualsiasi cosa diciamo, parliamo sempre di noi stessi
(Alison Bechdel)

È inutile, quando si cerca di apparire quello che non si è poi alla fine si risulta solo ridicoli di fronte agli altri e in primis di fronte a noi stessi.
Inutile quindi dimostrare di essere altro e creare false aspettative, inutile sobbarcarsi di oneri e applausi se poi in realtà si è quello che si è senza sensazionalismi e sproloquio di aggettivi a tratti imbarazzanti.
A tutti sarà capitato di essere invitati ad una festa o ad una cena dove si conosce la maggior parte degli invitati e di destare la curiosità di chi si vede per la prima volta.

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Arriva la bomba che scoppia e rimbomba. Tintin a Bruxelles tra arte e Isis

Pubblicato il 25 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

La riflessione delle prossime righe proviene direttamente da un post pubblicato su Facebook il 23 marzo 2016 dal giornalista Enrico Mentana, è un pensiero dedicato agli ultimi accadimenti dopo gli attentanti kamikaze da parte di alcuni componenti dell’Isis contro il cuore dell’Europa scoppiati nell’aeroporto e nella metropolitana della città di Bruxelles.
Prendendo spunto dalle parole dette da qui comincia la mia riflessione sull’identità di un popolo attraverso un percorso artistico e culturale che si è dilungato nel corso dei decenni.

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Generazione X FILES. Quando l’arte è un fenomeno misterioso

Pubblicato il 19/01/2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Come fa un artista a diventare famoso? Come si calcolano i milioni di dollari di un’opera d’arte? Quale il sistema dell’arte contemporanea che risulta vincente e unico nel panorama mondiale?
Misteri irrisolti e irrisolvibili di quella che possiamo definire come fattore “X” un fattore incognito su cui si costruiscono carriere e movimenti.
X factor” come format televisivo cerca quel-non-so-che che risulti unico e appetibile per la massa con la scoperta di una nuova voce nel campo musicale che sia la migliore nel panorama canoro contemporaneo.

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Il valore di un’opera d’arte. Patata e tartufo: compro dunque sono.

Pubblicato il 19 dicembre 20105 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Un oggetto, quando lo si compra, è acquistato per un valore imposto dal mercato, dai costi di produzione, dalla diffusione, rincarato da chi lo distribuisce e corredato dalle tasse con cui è venduto.
Un oggetto, quando lo si compra, diventa di proprietà quando dal venditore passa poi all’acquirente, entra quindi nella quotidianità e nella casa di chi lo ha comprato, viene usato, mostrato ed esibito.
Un oggetto, quando lo si compra, lo si acquista per vari motivi: per uso personale, per esigenza e necessità o semplicemente per sfizio e gusto e piacere per comprare.

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Arte e artigianato. Chi è il vero artista?

Pubblicato il 4 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Negli ultimi anni si è fatto sempre più forte, nella disquisizione sui percorsi artistici affrontati da pubblico e critica, il concetto di chi sia un artista e di chi invece un artigiano.
Dove finisce il lavoro artigianale e dove comincia invece quello artistico? L’iterazione e lo scambio che é sempre avvenuto nel corso degli anni tra le due categorie ha prodotto risultati eccezionali sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista artistico.
Forme, materiali e colori possono diventare il fulcro per il tramite di diffusione di idee e concetti senza tralasciare il gusto per il bello e l’utilità dell’oggetto prodotto.

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L’uomo comune che ne sa di arte? Molto! Davvero? Si!

Pubblicato il 16 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nell’arte c’è una finezza che apprezzo: il lieto fine che ci consola dell’esistenza quotidiana
(Robert Musil)

Per mezzo dei nuovi social network (Instagram, Facebook, Youtube i più gettonati) e della diffusione istantanea di immagini e notizie in tempo reale, si intensificano sia le burle che le bufale su qualsiasi argomento dando vita a moderne “leggende metropolitane” dove è facile scorgere il senso di disagio o di spaccatura dei tempi.
Si passa dallo spauracchio dell’immigrato che violenta innocenti bambine ad animali esotici trovati in qualche sperduto tombino, fino ad arrivare a congiure politiche e meteorologiche composte da teorie sulle scie chimiche lasciate dagli aerei o allo scoppio di tornado e tempeste su comando per punire paesi e regioni.

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