Archivio tag street art

Chi è un artista? Professionista contro improvvisatore.

 

Pubblicato il 21 ottobre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Utilizzare i materiali, i supporti, sapere usare le tecniche più varie e assemblare forme e colori non fa di una persona dotata di ingegno e creatività un artista.
Chi è un artista? Uno che è capace di emozionare e si avvale di capacità tecniche? Non solo.
Non basta conoscere e applicare la materia per “saper far arte”, per produrre idee e “colpi di genio”, per definire un lavoro artistico si ricerca qualcosa che non è solo così vicino al sentire comune, ma che arriva ad avere un riconoscimento quasi univoco e universale che si definisce “opera d’arte”.
Spesso gli artisti inscenano i disagi e il sentire del mondo in cui vivono, dove la visione si fa a tratti ironica, amara, di denuncia sociale o politica, di mimesi e raffronto alla realtà, lasciandosi alle spalle il passato o proiettando scenari futuri.

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Sii razionale, ci sarà sempre una favola alla quale finirai per credere

Pubblicato il 24 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Dentro a un ring oppure fuori, non c’è nulla di sbagliato nell’andare al tappeto.
È restare al tappeto senza rialzarsi che è sbagliato
(Muhammad Ali)

Quante storie si raccontano nell’arte?
Quanti artisti si mettono davanti ad una tela, un materiale da plasmare o un obiettivo per fermare un’immagine o un’emozione?
Quante parole e sguardi si posano poi sull’opera finita?

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Segni come suoni. Udire, vedere, toccare…

Pubblicato il 07 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Nella nostra vita frettolosa, assordante,
sono maledettamente poche le ore
in cui l’anima può diventare cosciente di sé stessa,
in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito
e l’anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza.”
(Hermann Hesse)

Udire, vedere, toccare… sono le sensazioni primarie che ci mettono in contatto con il mondo.
I primi segnali che attraversano l’uomo nel momento in cui si trova a uscire dal ventre materno e cominciare il faticoso approccio alla vita.

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Tanto, l’amore non dura. Vale davvero credere nell’arte?

 

Pubblicato 27 maggio 2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.
È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.
Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.”
(Il Piccolo Principe – Antoine De Saint-Exupéry)

Cosa vale davvero? Cosa dura nella vita e nella quotidiana ricerca di se stessi?
Cominciare una riflessione scritta con domande a cui di già non si saprà dare risposta, quindi con lo scritto che segue, è sicuramente un passo falso quando si pongono interrogativi ma non si ha, e non si avrà, riscontro su quello che si chiede.
Perché allora cominciare con una provocazione? Perché le sfide piacciono e ci si prova, si cerca di capire cosa ne salta fuori…

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Farò quel che potrò. Selfie e fotografie contemporanee

Pubblicato il 17 maggio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Sembra impossibile ma ormai lo facciamo tutti, tutti noi dotati di smartphone di nuova generazione: fotografiamo sempre e continuamente tutto e tutti!
Ci è presa la mania ansiogena di non lasciare scappare nessun secondo della vita: si fotografa il sole, la pioggia, l’improvvisa nevicata; si immortala quello che si mangia al ristorante senza lasciare a volte neppure il tempo al cameriere di posare il piatto che parte il CLICK! della fotocamera e poi si posta e tagga luogo e persona che ci è vicino, come appunto fosse un buon piatto di cibo appena servito; si prosegue con la marea di scatti ai figli e nipoti che crescono fotogramma dopo fotogramma senza lasciare la curiosità di capire cosa succederà poi; non dimentichiamo poi i vecchi autoscatti di qualche anno fa che ora si chiamano “selfie“, fatti in gruppo, da soli nel bagno di casa, con alle spalle un’opera d’arte, un tramonto, un vip ignaro, si ferma l’istante su qualsiasi cosa per paura di perdere il tempo che passa veloce…

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J’aime aussi l’amour et la violence. “L’Amour Terrible” mostra di Tony Gallo

Dit moi qu’est que tu penses?
De ma vie,
De mon adolescense.
Dit moi qu’est que tu penses?
J’aime aussi l’amour et la violence
(L’amour et la violence – Sébastien Tellier)

Amour Terrible, tremendo e differente quando si accavalla nei pensieri e nelle scelte, dai sapori differenti. Amore e arte spesso coincidono e si fondono in un tutt’uno, perché? Perché si abbisogna di amare e di essere ricambiati e di costante cose belle che sanno e devono emozionare.
Uno dei soggetti preferiti dagli artisti é proprio l’amore, sentimento che muove le stelle ed é causa di guerre.

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Metropolis: la città e le generazioni che cambiano l’arte

Pubblicato il 15 aprile 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Immagini collettive in una città che vive e pulsa di vissuto si susseguono davanti ai nostri occhi: l’autobus in ritardo, la folla che si accalca nei bar all’ora dell’aperitivo, ragazzi incollati sullo schermo di uno smartphone intenti a chattare e mandare sms, nuovi manifesti sui muri della città che fanno a gara con i graffiti che li popolano, rumori, odori, confusione che si mischia a suoni e colori, questa è la città.

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La moda dell’arte. Scoprire chi è Banksy: collezionare o accumulare?

Pubblicato il 22 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Oggi, spesso, la gente parla di arte e acquista arte senza alcuna nozione, solo per moda.
Ma si deve possedere uno sguardo
(Martina Mondadori)

Spesso non si slega e distingue il legame che sussiste tra l’arte e quello che fa dell’arte la moda, possedere un’opera di un determinato artista solo per il gusto di dire “ne ho uno anch’io”, senza pensare effettivamente ad un valore emozionale ma solo alla moda passeggera o quella parte effimera da “oggetto da collezione” sminuisce il lavoro dell’artista e porta tutto verso meri lidi commerciali ed economici.

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“Corto”-Manrico Baldo (alias Zero Mentale)

A Claudio Venturini,
per il coraggio e la forza di credere nell’Arte,
per la voglia di conoscenza e ricerca,
per l’Amicizia di una vita

“Non finiremo mai di cercare.
E la fine della nostra ricerca sarà l’arrivare al punto da cui siamo partiti
e il conoscere quel luogo per la prima volta.”
(Thomas Stearn Eliot)

Il ciclo di “Corto” è presente alla mostra “Forma Mentis” presso la Rinascente (Padova), fino al 17 aprile 2016, è possibile vedere dal vivo il percorso svolto da Manrico Baldo, alias Zero Mentale, dove, davanti alle opere dell’artista, l’osservatore è coinvolto per dare un nome alle proprie idee ed emozioni.
L’amico Claudio Venturini ha creduto nel progetto acquisendo la piena totalità di diritto del percorso per la sua collezione, coraggiosamente è stata espressa la piena libertà intellettiva svincolata da un figurativismo precedente a favore della disquisizione della ricerca dell’Io interiore.

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