Archivio tag Pier Paolo Pasolini

ARTE & CINEMA. Discussioni sull’arte contemporanea

La discussione “Arte & Cinema” prenderà in esame il rapporto esistente tra l’arte contemporanea e le pellicole cinematografiche prodotte nell’ultimo secolo, in un continuo sviluppo tra contaminazioni e rimandi, di prestiti al mondo dell’arte e restituzioni al cinema.
Le opere d’arte per alcuni registi sono diventate un importante laboratorio di ricerca che ha contribuito ad arricchire di ‘materiale plastico’ l’immagine cinematografica citando o rifacendosi ad opere di:
Giovanni Fattori, Pellizza da Volpedo, Arnold Böcklin, Ottone Rosai, Renato Guttuso, Fernand Léger, Man Ray, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Yves Klein, Mario Schifano e ai quali si ispirarono Luchino Visconti, Mauro Bolognini, Pier Paolo Pasolini, Mario Soldati, Stanley Kubrick, Federico Fellini, Roberto Rossellini.
Cabiria, Frida, Metropolis, Brama di vivere, Basquiat, Se mi lasci ti cancello, Arancia Meccanica, Sogni, La ragazza con l’orecchino di perla, Barry Lyndon, sono solo alcuni dei titoli che si susseguono nella discussione proposta tra immagine ed eternità fissata sulla pellicola.

9 marzo 2018
ore 18.00
Spazio Back UP (ex-Macello di Dolo, Venezia)

Bud Spencer e la generazione anni Settanta. Più forte ragazzi! che…altrimenti ci arrabbiamo!

Pubblicato il 1 luglio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo
(Bud Spencer)

Il 27 giugno 2016 è morto all’età di 86 anni Carlo Pedersoli, conosciuto in arte con il nome di Bud Spencer.
In questi giorni omaggi, scritti, tg e tv parlano di lui e si mettono in onda i suoi film: “Lo chiamavano Trinità” (1970); “…più forte ragazzi!” (1972); “altrimenti ci arrabbiamo!” (1974); “I due superpiedi quasi piatti” (1977); “Lo chiamavano Bulldozer” (1978); “Io sto con gli ippopotami” (1979); “Piedone d’Egitto” (1980); “Banana Joe” (1982); “Bomber” (1982)…
Quando muore un personaggio famoso si arriva sempre a sentire e a dire “con lui se ne va un pezzo di storia”, si, è vero, quando muore qualcuno se ne va sempre un pezzo di storia, poi se il personaggio è famoso se ne va un pezzo di ognuno di noi.

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