Archivio tag performance

La Storia è (in)finita. Paradossi, paraculi, parafulmini contemporanei.

Parlare di arte contemporanea è un confronto costante, un raffronto con il passato storico, non si guarda mai al presente, eppure si tratta di contemporaneo, ma si percepisce un certo paragone parallelo con quello che chiamiamo “la nostra storia”.
Il passato è spesso un macigno difficile da affrontare, un ostacolo a chi vuol crescere e confrontarsi con l’oggi e il domani, spesso gli artisti sono costretti a questo sproporzionato confronto con ciò che è avvenuto prima, con coloro che hanno creato opere ed espresso un pensiero che ora verrà, senza dubbio, equiparato al lavoro creato.

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Riflettere riflessi. Specchio specchio delle mie brame…

Capita spesso di doversi confrontare con l’immagine di noi stessi riflessa in uno specchio: al mattino appena alzati a rimirare un volto assonnato, mentre ci si prepara per affrontare la giornata, quando ci si veste e ci si controlla se quella camicia si abbina alle scarpe e infine una rapida occhiata prima di uscire di casa nello specchio d’entrata prima di prendere il mazzo di chiavi e chiudere poi la porta.
Bene. Si può senz’altro dire che le giornate cominciano con uno sguardo verso di sé e in tal modo spesso finiscono alla stessa maniera: ci si strucca, ci si lava i denti, una visione d’insieme ad una faccia stanca dopo la giornata di impegni e lavoro e poi a letto.

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ARTE E LINGUAGGI URBANI. La Street Art e l’influenza sul territorio contemporaneo

Attraverso la lezione ARTE E LINGUAGGI URBANI. La Street Art e l’influenza sul territorio contemporaneo, si parlerà di arte contemporanea partendo dagli ultimi trent’anni di storia.
Com’è cambiato il concetto di “opera d’arte”? Quali sono i nuovi artisti e gli spazi dove operano? Quali le nuove tecnologie e le nuove tecniche al servizio della creatività?
La città come spazio sulla quale praticare, gli street artist come nuove figure che arricchiscono con la propria identità i muri con segni, forme, colori gettando le basi di un “sentire” attuale il mondo contemporaneo sempre più senza frontiere, abbattuto dai social network e dalla voglia di comunicazione globale.
Dai graffiti alla street, dal video alle performance, dai social alla diffusione di nuovi linguaggi che si fondono tra arte, musica, video gli anni 2000 si sono aperti all’insegna di un sistema senza confini.
La lezione indagherà gli artisti di oggi che sono pronti a diventare gli storicizzati del domani: da Keith Haring, Toxic, Jean-Michel Basquiat passando per Banksy, Blu, Os Gemeos fino agli eredi del mondo Pop con Takashi Murakami, Terry Richardson e Marina Abramovic.
Un viaggio tra gli stili e l’arte che traghetta l’uomo verso nuove limiti e conquiste, verso nuovi linguaggi contemporanei.

11 maggio 2018
ore 19.00
Spazio Back UP (ex-Macello di Dolo, Venezia)

Distinti d’istanti. L’intuizione che si fa arte

Pubblicato il 23 maggio 2017 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Di solito l’istinto ti dice quel che devi fare molto prima di quanto occorra alla tua mente per capirlo
(Edmund Burke)

L’istinto, quella sensazione che arriva senza preavviso e che fa agire a volte con incoscienza e rapidità d’esecuzione, spesso si arriva a produrre una serie di percezioni di pura interpretazione date poi in visione al pubblico che ne decreta l’appartenenza con le proprie impressioni o meno.
Agire di “pancia” è riuscire a sentire direttamente le percezioni emozionali che possono essere suscitate da un evento, una persona, una storia personale, è un ascolto attivo senza filtri di ciò che si prova e che in maniera irrefrenabile si trasforma in qualcosa di vivo e concreto.

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Natale in Siria – performance di Marco Chiurato

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra
(Gianni Rodari)

Sembra così lontano il conflitto siriano, lontano perché vissuto comodamente a casa dalla poltrona del salotto di, davanti alla tv che fornisce immagini polverose sotto un sole cocente da cui spiccano urla, pianti e deflagrazioni di spari e bombe: è la guerra, fuori dai nostri schemi e dai nostri occhi, eppure così vicino, al di là del mare che separa il mondo occidentale da un popolo che ci invade ogni giorno con i suoi dolori e la sua presenza.

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Che cos’è l’arte? Tossicità a tutti gli effetti, la dipendenza della creatività.

Pubblicato il 23 dicembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Che cos’è l’arte? Qual è il significato di arte? Che cosa si cela dietro il termine “arte”? Spesso ognuno dibatte a proprio modo e con una propria sensibilità quello che si vuole esprimere.
Non tutto piace e non a tutti si arriva a piacere, è difficile completare in una sola definizione quello che nasconde la parola stessa.
Arte è storia, arte è critica, arte è percezione, arte è comprendere, arte è studio, arte è anche improvvisazione, ma soprattutto arte è alla fine la realizzazione di un prodotto finito che va sotto il nome di “opera” che, ad oggi, assume diverse manifestazioni esprimendosi non solo con la pittura e la scultura, ma anche attraverso le performance, i video, le installazioni, il web.

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“Untitled – Senza Titolo”. Ciò che vedi è ciò che (di)mostri.

Pubblicato il 09 dicenbre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nella storia dell’arte contemporanea capita di ritrovarsi davanti ad opere d’arte che non si sa da che parte guardare né come classificare… sono pitture? Sculture? Installazioni? Performance? Non si sa davvero cosa e come inquadrare certe produzioni d’artista, ma forse non è neppure necessario dare un’etichetta alle cose perché spesso sono solo il prodotto di un’esigenza e di una sfrenata voglia creativa.
Bisogno comunque essere obiettivi con se stessi e con la produzione che compare poi, molte in realtà sono solo ciofeche e cose mal riuscite spacciate per opere d’arte, magari criticate, catalogate e vendute come tali presso poi una galleria d’arte.
La qualità si paga e si pretende poi che allo stesso prezzo ci sia il rispetto per la qualità di ciò che si vende e di ciò che si compra.

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Impressione ad arte. Da Monet a Banksy: cosa si coglie dell’attimo contemporaneo?

Pubblicato il 06 dicembre 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Perché gli Impressionisti hanno così tanto successo e appeal oggi a distanza di oltre un secolo? Come mai la rivoluzione perpetrata da questi giovani artisti nel lontano 1874 è così amata ed attuale nel mondo contemporaneo? Possibile che i coetanei di Claude Monet, Paul Cezanne, Edgar Degas, Berthe Morisot, Filippo de Nittis, Camille Pissarro, Auguste Renoir, Alfred Sisley non furono capaci di vedere la potenza tecnica ed emotiva di questo nuovo modo di far pittura?
No, nessuno si accorse di quello che stava decretando le basi del mondo contemporaneo dove si cominciava a guardare lo spazio aperto con la visione del carpe diem, cogli l’attimo.
Passati poi i decenni nuove generazioni si sono allontanate dal mondo impressionista per esplorare non solo ciò che si vede, ma ciò che si sente e si esprime attraverso le sensazioni e l’emotività, indagando ora il mondo dei sogni e del surreale, ora la concretezza e l’astrazione.

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In Art We Find Beauty and Comfort

Pubblicato il 25 novembre 2016in  http://vecchiatoart.blogspot.it

“Non penso che l’arte abbia un potere.
Ma sicuramente ha un valore. Chi si interessa all’arte ne trae conforto.
Riceve consolazione semplicemente dalla sua bellezza”
(Gerhard Richter )

Uno dei pittori più influenti della nostra epoca Gerhard Richter ha rilasciato un’intervista video al Louisiana Museum of Modern Art, che ha appena acquisito una sua opera.
Le sue parole rivelano l’essenza di un pensiero in cui si palesa il bisogno di esprimere, da parte dell’artista, un giudizio su quanto vissuto nel corso degli ultimi decenni da un pittore che ha attraversato gran parte della storia dell’arte contemporanea mondiale.
Oggi la bellezza non è nella moda non è quello di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di intrattenimento, di sensazioni”.
Intrattenimento e sensazioni, secondo Gerhard Richter la vera bellezza nell’arte si esplica quindi attraverso il bisogno di esprimere insito nell’arte: produrre emozioni.

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VERA. Ogni donna è vera, come vera è la sua storia

“…e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.”
(La canzone di Marinella – Fabrizio de Andrè)

Perché un essere umano arriva ad infierire su un altro suo simile solo perché presumibilmente debole e privo di difesa? Perché i sentimenti cambiano e dall’amore si passa all’odio? Che cosa spinge un uomo ad usare violenza verso una creatura più fragile, spesso verso una donna?
Ogni giorno i media si riempiono di violenza perpetrata verso chi non trova rispetto, amore e protezione e non si contano gli episodi di femminicidio, di violenza carnale e psicologica ai danni delle donne.
La violenza dilaga, dal singolo, al gruppo che schernisce e sporca la purezza dell’anima più debole, un corpo che cade sotto i colpi di chi usurpa e lo viola facendolo sentire un oggetto, una “cosa” su cui scaricare rabbia e paure, un corpo che si trova abusato e usato, un’anima ferita, divisa in due, tra ciò che segna il mondo prima della violenza e il dopo, mentre il tempo scorre e continua.

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