Le immagini, specchio di una realtà, riflettono il pensiero e il sentire di un singolo a favore di altre voci nelle quali ci si ritrova, ci si immerge e si percepiscono sensazioni e visioni che diventano in questo modo collettive.

Le emozioni non hanno confini dove fermarsi, travalicano il tempo e il pensiero, passano intere generazioni e rimangono impresse nella storia dell’uomo, si fanno uniche e sacrali e innestano storia, poesia, sentire comune.

Una forma, un colore, un’astrazione, un’impressione del reale, una mimesi edulcorata è tutto questo quello che attrae nell’arte, il pubblico diventa soggetto e spettatore attivo e si lascia carpire non solo dalla tecnica artistica o dal messaggio, ma, in primis, dalle suggestioni che l’artista dà con il suo lavoro.

Nelle tele di C0110 gli incanti del colore prendono forma in volti e sguardi che si mettono in comunicazione diretta con chi guarda, in una partecipazione di rimandi nel quale entrare e lasciarsi coinvolgere pienamente. Sono ritratti e miti, curati con attenzione, resi sacri come fossero icone religiose perché nell’arte di C0110 la preziosità della composizione si fa quasi venerabile.

Un linguaggio espresso nei colori e nell’ideale atemporale tra simbolismo e realtà, ecco come si presentano le tele dell’artista. Ritratti che emergono nella luce dal buio, cesellati nell’adornare e incorniciare la pelle di volti dagli echi antichi, rimandi storici resi attuali nel decorativismo ravvisabile negli splendori veneziani e ravennati dal sapore bizantino resi maestosi ed eleganti nei mosaici che riecheggiano poi nei preziosismi d’oro di Gustav Klimt.

Una citazione dovuta, un richiamo alle pennellate dell’artista austriaco della Secessione viennese che rivive nella modernità contemporanea di C01110: la ricerca costante dell’effetto estetico che si fa piacere visivo, l’attenzione al particolare, sfondi che diventano immagine e composizione, decorazioni che determinano la cura pittorica che si inebria di simboli e metafore.

Le carni si fanno vive, squarciate dalla luce e con i visi solcati dal tempo emerge la parte che identifica l’uomo proprio con il volto con i suoi pregi e i suoi difetti. Il ritratto è il mezzo per riconoscere e per riconoscersi negli altri, è una biografia visiva che diventa protagonista nel tempo attraverso gli sguardi, le labbra e la pelle che ne definiscono le sembianze, uniche e irripetibili e per questo sacre.

Nell’effige che appare vive un’energia espressiva che si fa poesia dove sono tracciati desideri esausti, carne che si svela, volti in ombra e limpide verità. Nei suoi quadri C0110 dialoga tra Realismo ed Espressionismo, tra fascino e Simbolismo in lucide tensioni esistenziali che si traducono in penetranti poesie.

I volti si innestano nella ricerca di una lotta senza fine in cui chi guarda è a sua volta guardato, tra ragione e sentimento, tra sostanza e forma tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo.

C’è spazio per l’ironia e la fantasia, tra sogno e indagine psicologica e il risultato non è solo un mero ritratto visivo, ma un’esplorazione completa delle passioni umane da cui emergono speranze, attese, visioni e miraggi che si investono di realtà in cui immergersi e riconoscersi.

SWIPE UP – C0110

4 giugno 2022

STRADA Universal Art Gallery

Alzaia Naviglio Grande, 54 – MILANO

Inaugurazione: sabato 4 giugno 2022 ore 19:00

Presentazione della serata dello storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion

Orari di apertura della mostra

Tutti i giorni dalle 10:00 alle 22:00

Contatti:

telefono: +39 347 5733334

mail: stradauniversalartgallery@gmail.com

Sito: stradauniversalartgalley.it