Pubblicato l’8 maggio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Spesso a fiere, mostre ed inaugurazioni si sente dire “Non ci sta più l’arte di una volta” che, per inciso, l’arte di una volta era quella contemporanea di allora…
Con faciloneria ci si scorda che il contemporaneo passato non era cosi apprezzato come ora, blasfemia nelle mie parole? Orrore culturale nell’esporre questa tesi? No, affatto… basti pensare ad un secolo e mezzo precedente quando giovani artisti rifiutati dai saloni ufficiali, dalle esposizioni accademiche e perfino dalle piccole associazioni parallele nate come satelliti a quelle ufficiali, si ritrovarono in un posto isolato da Dio e poco conosciuto: un sottotetto da cui si erano ricavati uno spazio in uno studio fotografico e, attenzione, non stiamo parlando di un moderno attico ma di un ultimo piano vicino al cielo.

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