Riprendendo il discorso del pezzo precedente legato al mondo dei social network, parte contemporanea più che mai attuale, strumento di moderna tortura al grido di “senza social non sei nessuno“, si era arrivati alla conclusione del pezzo pensando al passato, e allora perché non provarci? Creare un gioco, non senza scatenare dissensi e puristi del caso, ma un gioco solamente, una ludica carrellata dedicata alla storia dell’arte: come sarebbero stati i profili social degli artisti?
Scelte dettate dal caso e dai piaceri personali verso artisti che hanno lasciato un’impronta nella storia e nel sottoscritto, come una sorta di fotografia attualizzata di un tempo tanto lontano e diverso dal nostro, in fondo i social sono il prodotto della nostra era, non di quella presa in esame di volta in volta.
Un “Ritorno al futuro” in sella alla DeLorean dello scienziato bislacco scienziato Emmett Brown, detto “Doc” in cui non andremo a cambiare nulla di quello che è stato prodotto e fatto, l’arte e gli artisti visti con gli occhi dell’oggi, così, nel mondo social, nello specifico prendendo in esame Instagram, con punte virate verso Youtube, Facebook e Twitter.
E, gioco nel gioco, ad ognuno è stata associata una canzone come colonna sonora della realtà.
Scelte discutibili? Ben vengano! Vengano pure haters e leoni da tastiera…
Giotto: il suo profilo Instagram è pieno di immagini tratte dalla realtà, uomini e donne reali, con un peso specifico, senza uso di filtri che ne modificano la concretezza. Giotto si dimostra un attento osservatore del mondo, fotografa l’uomo contemporaneo senza girarci attorno, a parte quando si mette a disegnare (con somma invidia degli spettatori) cerchi perfetti nelle stories.
(Bocca di rosa – Fabrizio de Andrè)
Caravaggio: ricercato, sopraffino, attento alle luci e alle ombre, all’effetto di stupore e meraviglia. Nelle sue immagini fissa la bellezza caduca dei suoi soggetti pescati direttamente tra i bassifondi e le periferie delle città. Animo inquieto anche nei suoi selfie che penetrano gli sguardi dello spettatore, noir intrigante.
(L’amore è tutto qui – Piero Ciampi)
Raffaello: fashion blogger per eccellenza! Un influencer nell’arte e nella moda, circondato da artisti, musicisti e presente ad ogni evento che conta. Con la sua aria sbarazzina e fresca si riesce a perdonare tutto all’artista, anche eventuali eccessi apprezzabili.
La sua pagina Facebook ha raggiunto il limite di iscritti!
(When Love Takes Over – David Guetta Feat. Kelly Rowland)
Michelangelo: profilo poco curato e attivo, dà il meglio di sé con la sua forza e ironia a tratti pungente. Esce poco con immagini e momenti, stories assenti, ma quando pubblica i suoi followers si scatenano nel copiarlo, citarlo e far girare le sue figure così potenti e comunicative. Grande ispiratore per la moda e il merchandising.
Molto attivo anche con Twitter.
(L’Amour Et La Violence – Sébastien Tellier)
Gian Lorenzo Bernini: un genio poliedrico che spazia in vari campi, un re Mida che trasforma in oro le idee e le forme. Osannato e ricercato, influencer al top della classifica. I salotti se lo contendono così come gli eventi a cui è invitato a partecipare: “è un uomo da far impazzire le genti”.
(Rock With You – Michael Jackson)
Auguste Renoir: la gioia pura, luce, colore, luce ancora e poi sole e divertimento. Post di feste, donne sorridenti, curvy e se la vita ti ostacola, sorridi! Bevi! Balla! E soprattutto apprezza la joie de vivre. Scanzonati video nel suo canale Youtube ricco di amici, vita e coloratissimi tagli cinematografici in collaborazione col figlio Jean.
(Sexy and I Know It – LMFAO)
Fine prima parte